Descrizione:
Il genere
Cotyledon condivide con le altre Crassulaceae una buona
diffusione nel nostro paese: sono piante molto amate e
acquistate per vari motivi, che vanno dal prezzo basso, alla
mancanza di spine (sono quindi più maneggevoli rispetto ad
altri generi), alle carnose e foglie decorative. Sono del
Sud Africa.
I cotiledoni hanno foglie carnose, generalmente persistenti
e solo in poche specie sono caducifoglie (destinate ad
cadere nella stagione invernale) che crescono a due a due
lungo il fusto, in posizione opposta all'altra. La forma è
generalmente ovale o rotonda e il colore è
verdastro-bluastro, con sfumature diverse a seconda della
varietà, dell'età e dello stato di salute. Anche il gambo è
carnoso. Nelle piante giovani è solo ma negli anni può
essere anche molto ramificato.
I fiori hanno forme diverse a seconda della specie , a volte
sono raccolti in mazzi e hanno un colore arancione più o
meno intenso. Il tuo esce al centro della rosetta formata
dalle foglie.
Coltivazione:
Il cotiledone è di semplice coltivazione: Predilige
l'esposizione in pieno sole e temperature piuttosto elevate,
con minime superiori ai 10°C. Le annaffiature possono essere
relativamente abbondanti in estate (ogni 2-3 giorni ) per
poi ridursi gradualmente in autunno e in inverni
Propagazione:
La moltiplicazione di questa pianta può essere fatta
per talea , per semi o per pollini . Il polline è
probabilmente il metodo più veloce e sicuro. Per le
talee si consiglia di utilizzare il periodo tra
maggio e giugno e utilizzare un bastoncino munito di
almeno 3-4 foglie..
Curiosità:
Crescono lentamente e non producono fiori
prima dei tre anni di età. Il loro nome
deriva dalla tipica forma a cucchiaio delle
sue foglie, dal greco kòtile (cavità) per
via delle sue foglie dalla forma incavata.
Ha la stessa radice della parola
“cotiledoni”, usata in botanica per indicare
le due metà di uno stesso seme o legume.