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Habitat:
L'aloe squarrosa è originaria dello Yemen: si trova solo nelle scogliere dell'altopiano calcareo all'estremità occidentale di Soqotra, ad un'altitudine compresa tra 300-530 metri sul livello del mare. Il suo habitat è in pericolo, inoltre la crescente popolazione di capre, in quella zona, è un fattore di pericolo per questa pianta, perché le capre mangiano e distruggono l'Aloe squarrosa.

Descrizione:
L'Aloe squarrosa è un'Aloe a gambo corto con foglie disposte a rosetta. Le foglie sono verde brillante, triangolari, strette, ricoperte di macchie e fasce bianche, e il loro margine è provvisto di denti. L'infiorescenza è un racemo su uno stelo e i fiori sono rossi e tubolari.

Coltivazione:
I consigli per la coltivazione dell'Aloe squarrosa sono simili a quelli per le altre Aloe. Richiede un terreno ben drenato, composto da un terzo di sabbia o ciottoli, per evitare che le radici marciscano. Può verificarsi anche la decomposizione delle foglie, se si bagnano troppo le foglie durante l'irrigazione e si annaffia troppo frequentemente. Le annaffiature possono essere quasi completamente sospese in inverno (è sufficiente una volta al mese) e, in primavera e in estate, è sufficiente annaffiare una o due volte ogni due settimane. Prima di ogni annaffiatura, è meglio aspettare che il terreno sia completamente asciutto. L'aloe squarrosa ha bisogno di luce intensa. Può sopravvivere a temperature prossime a 0ºC ma, per evitare danni, è meglio tenerlo al chiuso, soprattutto se si vive in una regione con inverni freddi. Il rinvaso non è così frequente, ma dovrebbe essere fatto almeno una volta all'anno.

Propagazione:
La propagazione dell'Aloe squarrosa può essere fatta togliendo uno dei suoi numerosi offset. I semi dovrebbero essere seminati in un substrato di sabbia fluviale ben drenante.

Curiosità:
Il nome Aloe deriva dalla parola araba “aluat”, che significa “cosa amara” per via del succo amaro delle sue foglie. Le piante di questo genere sono anche chiamate “bastone del cielo”, “dono di Venere”, “piante dell'immortalità”, “guaritore silenzioso”, “dottore in vaso” per le loro numerose proprietà benefiche disintossicanti e disinfettanti, che aiutano a guarire ferite e ustioni.