Coltivazione:
I consigli per la coltivazione dell'Aloe
squarrosa sono simili a quelli per le altre
Aloe. Richiede un terreno ben drenato,
composto da un terzo di sabbia o ciottoli,
per evitare che le radici marciscano. Può
verificarsi anche la decomposizione delle
foglie, se si bagnano troppo le foglie
durante l'irrigazione e si annaffia troppo
frequentemente. Le annaffiature possono
essere quasi completamente sospese in
inverno (è sufficiente una volta al mese) e,
in primavera e in estate, è sufficiente
annaffiare una o due volte ogni due
settimane. Prima di ogni annaffiatura, è
meglio aspettare che il terreno sia
completamente asciutto. L'aloe squarrosa ha
bisogno di luce intensa. Può sopravvivere a
temperature prossime a 0ºC ma, per evitare
danni, è meglio tenerlo al chiuso,
soprattutto se si vive in una regione con
inverni freddi. Il rinvaso non è così
frequente, ma dovrebbe essere fatto almeno
una volta all'anno.
Propagazione:
La propagazione dell'Aloe squarrosa
può essere fatta togliendo uno dei
suoi numerosi offset. I semi
dovrebbero essere seminati in un
substrato di sabbia fluviale ben
drenante.
Curiosità:
Il nome Aloe deriva
dalla parola araba “aluat”,
che significa “cosa amara”
per via del succo amaro
delle sue foglie. Le piante
di questo genere sono anche
chiamate “bastone del
cielo”, “dono di Venere”,
“piante dell'immortalità”,
“guaritore silenzioso”,
“dottore in vaso” per le
loro numerose proprietà
benefiche disintossicanti e
disinfettanti, che aiutano a
guarire ferite e ustioni.